le analisi in dettaglio

Qualche informazione in più...

Tipizzazione gruppo ematico

  • Sistema ABO
  • Sistema Rh-D
  • Sistema Rh fenotipo
  • Fenotipo Kell/Cellano
  • Rh (ripetuto)

Per Tipizzazione gruppo ematico si intende l’identificazione dei principali antigeni presenti sulla membrana dei globuli rossi che caratterizzano così il nostro gruppo sanguigno. L’identificazione del sistema AB0 rileverà se siete di gruppo A,B, AB o 0. Sotto la voce Rh-D verrete indicati come positivi o negativi ovvero se i vostri globuli rossi presentano o meno l’antigene di riferimento D. Un’analisi approfondita del sistema Rh permetterà di dedurne il fenotipo. Cosa si intende per fenotipo? Per capirlo bisogna precisare il significato di genotipo, ovvero l’insieme dei geni costituenti il nostro DNA, un “corredo genetico” che ereditiamo dai genitori e che garantiscono la nostra “unicità”, la diversità gli uni dagli altri ed influenzano così il nostro sviluppo; il fenotipo è invece l’insieme dei caratteri che manifestiamo in modo più o meno evidente, come il colore degli occhi, il colore dei capelli; il fenotipo è determinato dal genotipo. A questo proposito, il sistema Rh genericamente viene anche detto semplicemente “antigene D” anche se è un sistema molto più complesso costituito da più antigeni, di importanza minore rispetto al D, che sono chiamati C,c,E ed e. Ognuno di noi possiede un diverso fenotipo Rh; se dalle vostre analisi risulta un fenotipo “CcDee” vuol dire che i vostri globuli rossi esprimono tutti questi antigeni e siete di gruppo Rh-D positivo; se possedete un fenotipo “ccdee” vuol dire che oltre ad esprimere questa varietà di antigeni avete un gruppo Rh-D negativo proprio perché convenzionalmente “d” indica non presenza dell’antigene D. Fenotipo Kell/ Cellano indicherà la positività o meno per questi gruppi ematici.

Esami ematologici ed ematochimici

Emocromo completo: utilizzato per la valutazione del numero delle cellule del sangue ovvero i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine. Tra i globuli bianchi, detti anche leucociti, troviamo i granulociti neutrofili, granulociti eosinofili e granulociti basofili. Ognuno di questi ha funzioni specifiche all’interno del nostro organismo, ad esempio gli eosinofili hanno, tra le varie funzioni, una spiccata azione di difesa contro i parassiti; i neutrofili compiono azione di “fagocitosi” ovvero uccidono e digeriscono batteri che penetrano nell’organismo. Le piastrine svolgono un ruolo essenziale nella prevenzione e nell’arresto delle emorragie. Ognuno di questi elementi del sangue ha quindi dei ruoli specifici e fondamentali ed è bene monitorarli per valutare la corretta funzionalità dei meccanismi che attivano. Importante è anche valutare il quantitativo di emoglobina (Hb) presente all’interno dei globuli rossi grazie alla quale è possibile il trasporto di ossigeno a tutte le cellule del nostro organismo.
L’emocromo oltre a darci un’informazione quantitativa di questi elementi ci dà un’idea anche della loro forma, del loro volume; una giusta forma è sinonimo di una giusta funzionalità.

Sideremia: indica la concentrazione di Ferro all’interno del sangue. Il ferro non viaggia “libero” ma legato sia ad una proteina apposita che si chiama “transferrina sia inglobato nell’emoglobina (presente nei globuli rossi). Per sideremia si intende però in modo specifico la quantità di ferro legata alla transferrina. Una sideremia bassa si può presentare in diverse situazioni, come in soggetti che hanno un insufficiente apporto alimentare di ferro (dieta vegetariana, malnutrizione..) oppure in soggetti che hanno un insufficiente assorbimento di questo minerale a livello dell’intestino (celiachia, alcolismo…). Una sideremia alta può invece essere causata da vari fattori, ad esempio da un’eccessiva lisi di globuli rossi che rilasciano così nel sangue il ferro che contengono (anemie emolitiche) oppure per morte delle cellule di quegli organi considerati un “deposito di ferro” come il fegato.

Transaminasi ALT: le transaminasi ALT sono prodotte principalmente a livello del fegato e sono indice di una corretta funzionalità epatica. Un aumento di questi enzimi è generalmente riscontrabile in quasi tutte le epatopatie o malattie epatiche causate ad esempio da infezioni virali come epatiti o abuso di alcool.

Glicemia: rileva la concentrazione di glucosio a livello del sangue.

Colesterolo Totale: il colesterolo è un composto organico che non ha solo effetti negativi nel nostro organismo: in condizioni normali svolge infatti numerose azioni benefiche come l’essere precursore di molti ormoni e di essere uno dei principali costituenti delle membrane delle nostre cellule. Oltre ad assumerlo con la dieta quindi in parte viene anche prodotto dal nostro organismo. Comunemente sentiamo parlare di “colesterolo buono”,HDL e di “colesterolo cattivo”, LDL. HDL e LDL non sono altro che gli elementi incaricati di trasportare il colesterolo nel sangue. Perché questa differenza? Le LDL, se in eccesso, possono depositarsi a livello dei vasi sanguigni formando delle vere e proprie “placche”provocando un serio ostacolo al flusso sanguigno. Le HDL invece sono considerati “ gli spazzini” in grado di raccogliere il colesterolo in eccesso e veicolarlo nel fegato e dopo una serie di trasformazioni verrà espulso attraverso le feci. Il dosaggio del colesterolo è utile per valutare la qualità dello stile di vita (assunzione di cibi molto grassi…) e per poter definire anche il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Ci sono dei casi in cui l’aumento del colesterolo nel sangue non è sempre influenzato da un consumo sfrenato di cibi grassi o da una dieta squilibrata; esiste infatti un aumento di colesterolo “ereditario” causato da un difetto genico nella produzione di LDL.

Trigliceridi: i trigliceridi sono acidi grassi presenti nel sangue e introdotti sia con l’alimentazione sia prodotti dal nostro organismo.

Creatinina: misura la concentrazione di creatinina presente a livello del sangue. Cos’è la creatinina? Deriva dal metabolismo della creatina contenuta nei muscoli e partecipa attivamente all’immagazzinamento dell’ energia. La creatina è conosciuta anche per essere assunta da molti sportivi, tramite degli integratori, per aumentare la prestazione atletica. Perché è importante dosare la creatinina? Essa fornisce indicazioni sulla corretta funzionalità renale; infatti normalmente tutta la creatinina prodotta viene eliminata attraverso le urine; in caso però di malfunzionamento a livello renale, la creatinina non verrà eliminata dal rene ma si riverserà all’interno del circolo ematico e si parlerà di ipercreatininemia.

Urea: è indice di funzionalità renale, come la creatinina. Viene prodotta dal fegato e dopo essere stata liberata in circolo viene eliminata attraverso il rene con le urine. Un aumento dell’urea nel siero indica un non corretto funzionamento renale. Una curiosità… da cosa deriva l’urea? L’urea deriva dagli amminoacidi. Questi infatti normalmente vengono degradati in una reazione che rilascia ammoniaca. Questo composto è però, sfortunatamente, estremamente tossico per gli organi vitali, soprattutto per il cervello. Proprio per questo motivo è indispensabile che l’ammoniaca venga trasformata in un composto meno tossico e che possa essere eliminato. Questo importante compito spetta al fegato che convertirà l’ammoniaca in urea.

Protidemia totale: rileva la quantità delle proteine più importanti circolanti a livello ematico, ad esempio l’albumina. La maggior parte di queste proteine sono prodotte dal fegato. Fanno parte delle proteine ematiche anche le Ig o immunoglobuline prodotte dai linfociti B che hanno un ruolo nei meccanismi di difesa del nostro organismo. Valori alterati della protidemia indicano generalmente anomalie renali e metaboliche.

Esami immuno ematologici

Test di Coombs indiretto: è un test molto utile in caso di trasfusione e per determinare la compatibilità tra donatore e ricevente. Consente di rilevare nel sangue del donatore la presenza di eventuali anticorpi in grado di legarsi agli antigeni dei globuli rossi presenti nel sangue del ricevente, distruggendoli. Utilizzata anche per valutare la presenza nel sangue di una donna Rh negativa la presenza di anticorpi diretti contro i globuli rossi del feto Rh positivo; la positività di tale test in questo caso potrebbe sviluppare la cosiddetta MEN (malattia emolitica del neonato) che può comportare la morte del feto prima ancora della nascita.

Esami microbiologici e virologici

Onde evitare trasmissione di infezioni da parte del donatore nei confronti del ricevente, le sacche di sangue che giungono al centro trasfusionale vengono sottoposte ad una serie di test di diagnostica microbiologica volti ad escludere la presenza di contaminanti virali o batterici.

Quali?

Antigene superficie virus epatite B: si ricerca nel plasma del paziente l’antigene di superficie del virus, detto HBsAg. Che significa antigene di superficie? Non è altro che una porzione proteica che costituisce il virus e che gli permette di ancorarsi alle cellule del fegato sviluppando l’azione patogena. La presenza di tali HBsAg nel sangue dimostra che siamo venuti a contatto con il virus. L’epatite B può comportare l’insorgenza di epatiti acute (vanno incontro a guarigione il più delle volte) e nei casi più gravi epatiti croniche.

Attenzione! Come si trasmette l’HBV? Come ci si protegge dall’infezione?

Il virus dell’epatite B si trasmette generalmente attraverso i fluidi corporei:

  • sangue infetto quindi in caso di trasfusioni, per uso di siringhe infette;
  • rapporti sessuali
  • da madre a figlio al momento del parto.
Data la gravità delle patologie correlate, in Italia, dal 1991, è previsto un vaccino obbligatorio.

Anticorpi anti virus epatite C: il virus dell’epatite C (HCV), come l’epatite B, permette l’insorgenza di epatiti acute che circa nell’80% dei casi tendono a cronicizzare. È dunque sotto questo punto di vista più pericolosa dell’HBV. La diagnosi di tale virus si effettua ricercando nel siero gli Anticorpi anti-HCV prodotti dall’individuo dopo essere venuti a contatto con il virus. Anche l’HCV si trasmette attraverso i fluidi corporei, prevalentemente attraverso il sangue infetto; tatuaggi e piercing possono essere fonte di infezione se eseguiti con aghi infetti.

HCV RNA, HIV1-RNA, HBV-DNA: test diagnostici che permettono in breve tempo di rilevare la presenza di tali virus (HIV,HBV e HCV) nel soggetto che si sottopone all’analisi, ricercando direttamente il genoma del microrganismo nelle cellule infettate.

Anticorpi anti HIV1/2: le infezioni virali associale all’AIDS comportano un decadimento delle difese immunitarie dell’ospite e possono interessare qualsiasi organo. Ricercare il virus è importante anche nel caso in cui sia stato contratto in gravidanza, in questo caso comporterebbe un pericolo rilevante per il feto. Un soggetto si dice sieropositivo quando risulta positiva la ricerca di anticorpi anti-HIV nel siero: ciò significa che è venuto a contatto con il virus. I soggetti con infezione recente da HIV possono avere un “ periodo finestra”(dai 3 ai 6 mesi) durante il quale anticorpi contro il virus non sono rilevabili; è possibile quindi in tal caso che il test dia un falso negativo.

Come si trasmette l’HIV??

Antigeni o particelle virali sono riscontrabili in tutte le secrezioni dell’organismo. Quelle più infettanti sono però :

  • Sangue (non tutti i componenti ma solo le cellule ematiche, il plasma e i fattori della coagulazione)
  • Liquido seminale
  • Secrezioni vaginali
  • Latte materno

Trasmissione HIV da madre a figlio: Quando avviene?

  • Via intrauterina (tramite la placenta): tra la 12-16 settimana
  • Durante il parto (contatto sangue materno- sangue fetale)
  • Allattamento

Tutti i bambini di madri sieropositive sono a loro volta sieropositivi, in quanto hanno nel sangue gli anticorpi anti-HIV materni non è detto però che il bambino possa sviluppare la patologia.

Anticorpi anti Treponema: il treponema è un batterio di forma allungata con il corpo avvolto a spirale; ne esistono varie specie ed una tra le più patogene per l’uomo è il “TREPONEMA PALLIDUM”, l’agente eziologico della sifilide, una tra le più comuni malattie veneree trasmissibili sessualmente. Il treponema è un batterio talmente sensibile all’ambiente esterno che per trasmettersi da individuo a individuo richiede un intimo contatto. Tra i test utilizzati per diagnosticare la sifilide, è prevista la ricerca di anticorpi anti-treponema che l’individuo sintetizza al momento del contatto con il virus.

Inoltre puoi richiedere altre analisi. Ad esempio il controllo del PSA

Cos’è il PSA?

È un marcatore tumorale ed è una glicoproteina prodotta esclusivamente dalla ghiandola prostatica; la sua funzione è quella di mantenere solubile il liquido seminale. È presente nel tessuto prostatico sano sia in quello che ha sviluppato un tumore. Nel carcinoma prostatico, la quantità di PSA circolante nel sangue è notevolmente aumentata per cui il suo dosaggio tramite prelievo di sangue può essere un importante controllo da effettuare superati i 40 anni di età.