il percorso

Dopo il prelievo il sangue intero viene trasferito in sacche sterili e inviato ai centri trasfusionali.

Qual è il destino delle sacche?

Una volta giunte in laboratorio le sacche, contenenti il sangue intero, vengono collegate a una centrifuga e vengono separati i vari emocomponenti (emazie, plasma, piastrine e globuli bianchi) che per forza di gravità si sedimentano in tre strati sovrapposti, a seconda del peso molecolare. A questo punto dalla sacca di partenza si “originano” una serie di sacche satelliti collegate alla prima in cui vengono riversati i singoli emocomponenti.

Questo significa che da un’ unica donazione si possono ottenere più elementi da trasfondere a più riceventi a seconda della necessità del paziente : una sacca di globuli rossi, una sacca di plasma e una sacca contenente piastrine.

Prima di poter essere donati, i vari emocomponenti devono essere validati e ciò avviene sottoponendo le sacche a esame emocromocitometrico e test microbiologici per dimostrare la negatività per HIV, HBV, HCV e sifilide. Se i test indicano un corretto insieme di parametri le sacche possono passare nelle “emoteche di attesa” pronte per essere trasfuse all’occorrenza. Oltre ai test di validazione si effettua l’ identificazione del sistema AB0 e del gruppo Rh nonché la ricerca di anticorpi irregolari (anticorpi diversi da quelli del sistema AB0)

Come vengono conservate le sacche e a cosa servono i vari emocomponenti?

I vari emocomponenti devono essere conservati in modo opportuno cercando di mantenerne la vitalità per poter poi essere trasfusi:

  • I globuli rossi si possono conservare in frigo emoteca per circa 42 giorni a 4-6°C Quando trasfonderli? Sono generalmente indicati per casi di anemie acute e croniche in modo da aumentare rapidamente il corretto apporto di ossigeno alle cellule dei tessuti
  • Le piastrine vengono conservate a circa 20-22°C per circa 5 giorni. Utili in pazienti che necessitano di un trattamento contro emorragie per carenza di piastrine.
  • il plasma viene sottoposto inizialmente ad un abbassamento rapido di temperatura (-80°C) e poi si conserva per circa 24 mesi a 25°C. A cosa serve la donazione di plasma? Per il trattamento di emorragie in pazienti con grave deficit dei fattori della coagulazione (che il plasma contiene); inoltre dal plasma derivano una serie di componenti detti “plasma derivati” come l’albumina, immunoglobuline, fattori della coagulazione, che possono essere isolati ed utilizzati all’occorrenza.